domenica 18 marzo 2012

Mi basta già la mia vita come incubo

"I primi tagli sono quelli che sondano il terreno, che danno un'assaggio di un mondo così cupo. Sono poco più che graffi che segnano la pelle e che scalfiscono l'anima. Ti aiutano, certo, ma nonostante questo c'è una parte di te che segretamente spera che arrivi qualcuno a salvarti, a toglierti la lametta dalle mani.
La verità è che non verrà nessuno e tu ti ritroverai a combattere da sola, addendrandoti sempre di più in quella nuova realtà.
I tagli successivi sono quelli che ti aiutano veramente. Sono quelli che vanno in profondità e che ti incidono. Diventano il fondamentale passaggio attraverso il quale la tristezza e la rabbia riescono a scappare dal tuo corpo e quando questo succede all'improvviso ti calmi e nulla ha più importanza."

Questo è quello che ho scritto ieri in classe mentre mi prendeva la tristezza.. Oltre al problema con il cibo ora ho anche questo contro cui devo lottare. Ciò che non uccide rafforza, giusto?

sabato 10 marzo 2012

Vuota ma piena di qualcosa che fa male

Non mangiare/mangiare poco. Fare attività fisica. Perdere peso. Abbuffarsi. Tagliarsi. Mettere su peso. Non mangiare/mangiare poco. Fare attività fisica. Perdere peso. Abbuffarsi. Tagliarsi. Mettere su peso.
E avanti così all'infinito.
Questa è la scansione della mia vita.
Mi guardo intorno, osservo le persone che conosco da anni e quelle che conosco da mesi, osservo gli sconosciuti, osservo gli "sfigati", osservo i "fighetti", osservo tutti e tutti mi sembrano così belli, così magri. Mi sembra di essere l'unica che non fa progressi, quella sempre inadatta, quella che resta brutta e grassa. Tutti crescono e migliorano. Io cresco e peggioro. Piango. Piango tantissimo. Mi sento vuota ma allo stesso tempo mi sento piena di qualcosa che fa male. Vorrei solo trovare qualcuno che non mi abbandoni, che mi voglia bene. Qualcuno a cui poter piacere. Ma è una cosa possibile. Non piaccio nemmeno a me. Mi guardo allo specchio e mi vedo sempre orribile. Mi vergogno ad andare in giro. Mi sento continuamente osservata. Mi sento ingombrante. Enorme. Non so come fare a tirare avanti. Non ho nessuno con cui parlare. L'unico con cui mi apro è questo blog, che non mi può nemmeno rispondere. Sono pazza? No, ho solo tanto dolore dentro.